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“Spilimbergo Città del Mosaico” recitano tre pannelli musivi posti alle porte della città (arrivando da Dignano, da Tauriano o da Valvasone).
Il visitatore ha subito la percezione di entrare dentro una storia narrata da tessere multicolori: tutto comincia dalla Scuola Mosaicisti del Friuli, il centro vitale del mosaico in città. Attualmente è frequentata da allievi provenienti da tutto il mondo, che qui trovano maestri qualificati e appassionati, nonché l’opportunità di specializzarsi in un’attività stimolante e creativa.
Diverse opere realizzate dalla Scuola Mosaicisti del Friuli sono fruibili anche passeggiando per Spilimbergo. Vicino all’Istituto, in Corte Europa, troviamo un interessante esempio di mosaico integrato nell’architettura: sul patio interno, dominato da una grande colonna musiva, posta nel punto focale, guardano ben ventisei lesene in mosaico, secondo un progetto musivo – “Europa” – ideato da Giulio Candussio nel 2001.
All’uscita di Corte Europa, in piazzetta Walterpertoldo si incontra l’ex Caseificio sulla cui sommità spicca l’insegna in mosaico risalente al 1931 realizzata dalla Scuola Mosaicisti del Friuli e restaurata nel 2005 dal maestro Rino Pastorutti.
Il mosaico è vivo e presente in altri tre punti di riferimento collettivo della città: il Duomo di Santa Maria Maggiore (piazza Duomo), dove, oltre al seminato delle navate, la cripta presenta una delicata pavimentazione musiva progettata e realizzata dalla Scuola Mosaicisti del Friuli a metà degli anni Sessanta; il Municipio con il mosaico “Spengemberg”, collocato in entrata, realizzato dalla Scuola Mosaicisti su ideazione di Evelina Della Vedova; la Biblioteca Civica (in via Piave), che ospita all’ingresso una coppia di pannelli musivi raffiguranti monumenti, edifici, scorci indimenticabili della città, ideati da Fred Pittino e realizzati dalla Scuola Mosaicisti, che dagli anni Quaranta agli anni Settanta riconosce nel noto pittore udinese il suo direttore artistico.
Dalla Biblioteca Civica, dirigendoci verso la piazza – caratterizzata da una pavimentazione di ciottoli di fiume – imboccando poi via XXIV Maggio, giungiamo presso il Centro Residenziale “Al Girasole”, affacciato su via Udine: sulla parete esterna del settore nord, il centro residenziale è caratterizzato da un “Sole” musivo dalle eccentriche forme, mentre il giardino interno si distingue per la presenza di una totemica “Stele” musiva che vive nella luce.
Entrambi i lavori – Sole e Stele – sono ideati da Giulio Candussio e realizzati dalla Scuola Mosaicisti del Friuli (1999).
Proseguendo a ovest, su via Udine, incontriamo un complesso dedicato alle Scuole Primarie e Secondarie di Spilimbergo, scuole che, nel tempo, hanno mantenuto un dialogo aperto con la Scuola Mosaicisti del Friuli, attuando progetti di approfondimento sul mosaico con varie modalità: o attraverso le realizzazioni musive dei bambini oppure organizzando visite guidate presso la Scuola Mosaicisti del Friuli.
Si vedano i segni musivi visibili presso la Scuola Bernardino Partenio in via Udine: “Albero”, rivestimento musivo parietale eseguito dagli allievi della scuola media, e “Lavoro&Sicurezza”, stele musiva realizzata dalla Scuola Mosaicisti del Friuli su bozzetto degli allievi della scuola media.
Anche la Palestra Comunale, in via Mazzini, presenta all’interno un ciclo musivo parietale scandito da scene dedicate a vari sport: Fred Pittino è l’ideatore dei soggetti, realizzati a mosaico dalla Scuola Mosaicisti del Friuli negli anni Sessanta.
Sempre in via Mazzini, belli e colorati sono i mosaici realizzati dagli allievi delle scuole elementari – in collaborazione con la Scuola Mosaicisti –
sul muretto che delimita il Parco di Villa Businello, all’interno del quale si staglia anche un monumento dedicato ai Donatori di Sangue, con mosaico realizzato dal laboratorio musivo Travisanutto, su ideazione di Sergino Martina. Sempre in via Mazzini, sulla parete laterale esterna della Chiesa dei Ss. Giuseppe e Pantaleone, compare il pannello musivo parietale “Le litanie della Vergine”, realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli in omaggio all’opera di Mario Deluigi, caratterizzata da un’astrazione di carattere geometrico, con una scomposizione rigorosa, pura delle forme, che il mosaico rende vive e vibranti.
Da qui, ridiscendendo verso via XX Settembre, ci imbattiamo nell’installazione “Colonne sonore”, realizzate (1999) dalla Scuola Mosaicisti del Friuli su ideazione di Carlo Ciussi, riconoscibile nel segno sintetico reiterato sulla superficie. Risalendo poi verso via Umberto I, incrociamo un altro mosaico tridimensionale, intitolato “Minotauro”, nell’ideazione di Vittorio Basaglia e nella realizzazione della Scuola Mosaicisti del Friuli (1996). Percorrendo ancora via Umberto I, in direzione nord, troviamo il pannello musivo “il Territorio”, un suggestivo insieme di paesaggi e luoghi che non può sfuggire al nostro sguardo, un mosaico ideato da Stefano Jus e realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli (2009) per la hall della Banca di Credito Cooperativo; proseguendo, poco più avanti, in mezzo a una rotatoria è collocato un mosaico di forte impatto, “Testa in 2D”, che ci incanta con splendidi occhi verdi. Da qui, ritornando verso la Scuola Mosaicisti del Friuli, in via Corridoni, troviamo un pannello musivo del 1928 presso il Monumento ai Caduti, ideato da Umberto Martina e realizzato da Gino Avon. Dietro il monumento si sviluppa l’edificio dell’Asilo Comunale che all’esterno, all’ingresso, raffigura un Albero a mosaico realizzato dai bambini insieme a Giulio Candussio e all’Associazione Culturale Eklektic di Spilimbergo.
Allontanandoci dal centro, segnaliamo la presenza di diversi mosaici presso l’Ospedale Civile, in via Raffaello, tra i quali vanno menzionati quelli della Chiesa dell’Ospedale “San Giovanni dei Battuti”, un ciclo musivo parietale e pavimentale su ideazione di Fred Pittino e realizzazione della Scuola Mosaicisti del Friuli (1962).
Nell’area “Favorita”, in direzione Tauriano, segnaliamo il mosaico “Fuoco e acqua” ideato e realizzato da Friedrich Dagmar (2000) per la Caserma dei Vigili del Fuoco in via Della Favorita. Vicino, in via degli Abeti, un mosaico è collocato presso il Palazzetto dello Sport, su ideazione di Nane Zavagno, e uno è collocato nella hall della Piscina Olimpica, “Murrine”, su ideazione di Giulio Candussio.
Presso Largo Caduti di Nassirya, troviamo i pannelli in mosaico di Daniela Cantarutti e Arrigo Buttazzoni realizzati dalla Scuola Mosaicisti del Friuli per la nuova sede del Comando dei Carabinieri.
È spontaneo sottolineare – a conclusione di questo suggerimento di visita ai mosaici di Spilimbergo – con quale forza e bellezza il mosaico può integrarsi in uno spazio urbano rendendolo suggestivo e originale.
Testo di Danila Venuto
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